Tu sei qui: Storia e StorieIl presepe nella storia e sul web
Inserito da Andrea Begnini - Alenapoli Tour (admin), lunedì 23 dicembre 2002 00:00:00
Il presepe nasce in Italia. Il primo fu realizzato da San Francesco d'Assisi nel 1223, anche se qualcuno indica come autore originale Arnolfo da Cambio nel 1283. Qualunque sia la verità, nel nostro Paese, a partire da questo periodo temporale, si diffondono tradizioni artigiane molto forti legate alle statuine della Natività, che variano di Regione in Regione e che su Internet trovano un importante canale di conoscenza, oltre che, nel periodo natalizio, di commercio. Da qui la nostra intenzione di offrirvi una guida in materia, indirizzandovi su siti web di sicuro interesse artistico-culturale. Per una panoramica completa, l'indirizzo da cui partire è "www.presepi.it", portale interamente dedicato a questa importante tradizione napoletana ed italiana. Vale la pena passare attraverso l'essenziale, ma completo percorso storico proposto, che individua innanzitutto le principali scuole artigiane in Italia: la napoletana, la siciliana, la pugliese, la laziale e la ligure. Una panoramica completa, che, partendo dal fantastico Settecento napoletano, legato al mecenatismo artistico di una figura come Carlo III di Borbone, arriva ai materiali particolari (il corallo, l'osso e la madreperla) tipici dell'artigianato siciliano, passando attraverso la sacralità delle rappresentazioni laziali, la cartapesta focheggiata pugliese e l'argilla compressa, lavorata nelle fornaci liguri di Albissola e Savona. La varietà della fantasia e del lavoro degli artigiani lascia spazio anche ad una sezione dedicata alla diffusione del presepe nel mondo. Presepi.it offre anche utili informazioni sulle mostre e sugli allestimenti della Natività sparsi per tutta Italia, a partire dalla 26esima edizione dei "100 Presepi" a Roma, Sala del Bramante (piazza del Popolo): oltre 200 presepi statici ed in movimento che arrivano da tutto il mondo, realizzati con argento, terracotta, cartapesta, corallo o anche soltanto fiammiferi e pane. Ampia, poi, è la sezione del portale dedicata alla vendita on-line di opere realizzate da presepisti italiani e stranieri. Vengono presentati l'artista e le sue opere, ognuna con la sua foto ed una scheda che riassume tutti i dati, come dimensioni e prezzo. Ad esempio, per un fondale di Carlo de Sisinno, con case medie, doppie e antichizzate, si spendono 16mila lire. Altro sito web interessante è sicuramente "www.o-presebbio.com", nel quale il presepio rappresenta la tradizione antica, sentita, ingenua e popolaresca della pagina evangelica. In questo sito il presepe parte dalle sue origini, per trattare i suoi significati e per finire alle meraviglie della sua arte. La tradizione insegna che Gesù nacque in una mangiatoia. La sua famiglia, tornata a Betlemme per un censimento indetto dai Romani, non trovò altro posto dove fermarsi per la notte. Sono gli evangelisti Luca e Matteo a raccontarci gli avvenimenti ed a determinare le linee guide dell'iconografia di quello che nel Medioevo prende il nome di praesepium, recinto chiuso, mangiatoia: la Natività di Gesù. Proprio storia e tradizione sono alla base delle sezioni di "www.oroincensoemirra.it", un indirizzo ricco di informazioni ed itinerari, che offre anche assistenza a chi volesse realizzare una mostra di arte presepiale. Appuntamenti, artisti, guida agli acquisti e viaggi alla scoperta del patrimonio presepiale per le Regioni italiane: sono i punti di forza di questo sito, che presenta anche una bibliografia sull'argomento e tante cartoline a tema, da inviare per gli auguri di Natale. Per conoscere le principali tecniche realizzative di un presepe si può visitare il sito "www.mclink.it/presepi", ben assortito di informazioni anche sugli accessori da acquistare per chi volesse sperimentare quest'arte. Utili per ricevere consigli e buone indicazioni di collezioni pubbliche e private che espongono le più belle rappresentazioni della Natività sono gli indirizzi di alcuni esperti del settore e le indicazioni di mostre ed esposizioni stabili che si possono visitare, come il Museo Nazionale di Monaco di Baviera, in Germania, oppure, in Italia, il Museo di San Martino a Napoli, dove viene conservato il grande presepe donato da Michele Cuciniello (nella foto in basso) nel 1879, composto da 180 pastori, 42 angeli, 29 animali e ben 339 finimenti. Importante è anche il Museo del Presepio di Brembo a Dalmine, notevole collezione di presepi italiani e stranieri, in avorio, madreperla e legni pregiati. "Presepi.com" e "Campnet" sono due buone vetrine per conoscere l'opera degli artigiani del presepe, da quelli della famosa San Gregorio Armeno di Napoli, dove gli artisti sono attivi tutto l'anno per costruire statuine della Natività ogni volta più originali, a quelli meno conosciuti. Con un occhio anche a qualche affare: un paesaggio in formato 30x25x25, con montagna e case, si paga su Presepi 20 euro. A Napoli si ha notizia del presepe già nel 1025, anche se bisogna attendere ancora qualche secolo per vedere all'opera i primi "figurarum sculptores", artisti che realizzano sacre rappresentazioni nelle chiese e nelle cappelle napoletane, come San Giovanni a Carbonara (opera dei fratelli Pietro e Giovanni Alemanno), San Domenico Maggiore e Santa Chiara. In città sono numerose le mostre di presepi artistici e le fiere natalizie nei rioni più popolari della città, come Vergini, Sant'Antonio Abate e Pignasecca. Il programma, la tradizione e tutte le statuine sono consultabili sul sito di "Presepe Napoletano", completo e ben curato. Tra i tanti presepi viventi allestiti ogni anno su tutto il territorio campano, vale la pena di ricordare quello di Lettere, Sorrento e Meta, in provincia di Napoli. La sera di Natale, dopo il tramonto, nei borghi medioevali e nelle stradine di campagna, si crea un'atmosfera molto intima, con costumi e musiche d'epoca. In conclusione, vi segnaliamo alcuni presepi davvero meritevoli di essere visitati. Iniziamo da quello di San Pietro di Scafati (a 3 km dall'uscita autostradale di Pompei), che si estende su un'area di circa 1700 mq, con pastori dell'Ottocento, dei quali ben 800 in movimento. Orario di visita: tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 22. Un'altra passeggiata piacevole la si può effettuare a Vico Equense, dove, in frazione San Salvatore, nei giorni 27, 28, 29 e 30 dicembre e 1, 5 e 6 gennaio, dalle 18 alle 21, si potrà assistere ad una bellissima rappresentazione vivente. Inoltre, presepi dell'antica tradizione napoletana si possono visitare al Museo di San Martino, a Palazzo Reale (dove è esposta la composizione del Banco di Napoli), nel complesso di Santa Chiara e nelle seguenti chiese: Gesù Nuovo (Piazza del Gesù), Gesù Vecchio (via Paladino), Santa Maria in Portico (nella strada omonima), San Nicola alla Carità (via Toledo). Infine, nelle sale dell'Amministrazione provinciale, in via Santa Maria La Nova, mostra di arte presepiale organizzata dalla sezione napoletana dell'Associazione Italiana Amici del Presepio. La rassegna può essere visitata tutti i giorni dalle 9 alle 20, fino al 13 gennaio.
Fonte: Il Portico
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