Tu sei qui: Storia e StorieIl 'tesoretto di Tramonti' è al proprio posto: dopo vent’anni effettuata ricognizione del caveau /FOTO
Inserito da (ilvescovado), sabato 26 novembre 2016 12:19:50
di Maria Abate
Da sempre le storie di tesori nascosti hanno arricchito e appassionato la narrazione di ogni tempo. Quegli scrigni o addirittura forzieri ricolmi di pietre preziose rappresentati nei racconti più affascinanti, spesse volte frutto della fantasia di autori noti o meno, ammantati da un velo mistero, tra mito e leggenda.
Anche a Tramonti, ridente cittadina montana della Costiera Amalfitana, esiste un piccolo tesoro, costituito da preziosi gioielli d'epoca. Proprio come quelli delle fiabe. Una piccola fortuna, fatta prevalentemente da monili e gioielli ma anche da opere di pregevole fattura della scuola orafa napoletana, di cui molti non erano nemmeno a conoscenza, frutto delle donazioni dei fedeli effettuate nel tempo al conservatorio di San Giuseppe e Santa Teresa di Pucara.
Nel 1985 l'Opera Pia fu estinta e si dispose il trasferimento dei beni al Comune di Tramonti. Proprio di recente l'interesse di un cittadino di Tramonti, che su Facebook chiedeva lumi circa le sorti di quel tesoro, ne ha consentito la riscoperta. E sul gruppo facebook "Tramonti antica", che ospita i cittadini tramontani e i numerosi emigrati specie nel Settentrione d'Italia, sono state pubblicate persino le foto della maggior parte dei preziosi dell'inventario.
Inevitabili le domande e i sospetti sulle sorti di questo tesoretto nascosto, con i più diffidenti che hanno affidato al social network le domande e le ipotesi più disparate. Addirittura che il tesoro fosse sparito dal luogo "segreto" in cui era conservato. Tanto che è stata necessaria la convocazione di un Consiglio comunale volto a fare chiarezza sull'argomento.
Prima, però, il 20 ottobre, una delegazione di palazzo di Città si era recata presso la sede del Monte dei Paschi di Salerno per verificare se effettivamente i preziosi fossero ancora contenuti nella cassetta di sicurezza depositata vent'anni prima. Tutto si trovava al proprio posto. L'esito del controllo, effettuato con l'ex economo del Comune di Tramonti Antonio Coccorullo, unico possessore della chiave, è stato poi svelato ai cittadini nel Consiglio comunale del 16 novembre. Col supporto di atti e delibere del passato, ci ha pensato il sindaco Antonio Giordano a rassicurare facendo definitiva chiarezza sull'argomento.
La visita alla banca, infatti, ha confermato che gli oggetti sono sempre stati lì (l'economo aveva assicurato di non aver mai utilizzato la chiave fin dal momento in cui gli è era affidata) senza subire spostamenti di alcuna natura, come confermato dai registri bancari. All'interno della cassetta di sicurezza sono stati trovati esattamente gli stessi oggetti elencati nel verbale del 9 luglio 1996, redatto alla presenza dell'allora sindaco Enrico Fierro, attualmente rappresentante dell'opposizione, che al Consiglio si è detto ignaro di tutte le insinuazioni sorte intorno all'argomento.
L'INVENTARIO è costituito da una collana in oro di 15 pezzi da 160 grammi del valore di 1 milione e 500 lire, di un bracciale in oro da 23 grammi del valore di 220mila lire, di una collana in oro da 76,5 grammi del valore di un milione e 300mila lire, di un bracciale in oro da 25 grammi di 300mila lire, di un bracciale in oro da 12,3 grammi del valore di 150mila lire, di un bracciale in oro da 25 grammi del valore del 250mila lire, di due orecchini in oro con 10 diamantini da 9 grammi di 140mila lire, di dieci anelli in oro di 22 grammi di 220mila lire, di uno stringigola in oro di bassa lega di 17 grammi 120mila lire, di un laccio con due orecchini in oro di 10,5 grammi 100mila lire, di undici anelli in oro di 26 grammi 200mila lire, di un orologio in argento senza valore, di tre anelli in argento senza valore, di tre spille senza valore, due medaglioni senza valore, di una crocetta ed una chiave in ferro senza valore, di nove orecchini in oro di 16 grammi di 140mila lire.
IL TRASFERIMENTO DEI BENI Quando, nel giugno 1985, l'Opera Pia SS. Giuseppe e Teresa fu estinta, si dispose il trasferimento dei beni al Comune di Tramonti. In particolare, il commissario ad acta Villani ricevette gli oggetti dal tenutario Carotenuto, per poi consegnarli al Comune. Quindi, il vicesindaco dell'epoca, Andrea Giordano, trasferì i beni in banca. Il tutto testimoniato dai verbali.
Attualmente, è necessario procedere alla chiusura del contratto in capo al precedente economo, e incaricare l'attuale responsabile del settore economico e finanziario del Comune di Tramonti Giuseppe Marruso della conservazione di questi ori. La proposta del sindaco, approvata dal Consiglio, è quella di allestire una collocazione visibile - con i dovuti sistemi di sicurezza - dei gioielli, che fanno parte del patrimonio del territorio.
«Cosa si voleva dimostrare? Che un amministratore dell'epoca abbia preso qualcosa e non l'abbia più restituita? O che l'abbia fatto l'economo custode della chiave? Che il Comune abbia venduto il tesoro per realizzare qualcos'altro?» ha chiosato il Sindaco, garantendo che gli oggetti preziosi non verranno mai toccati.
Fonte: Il Vescovado
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