Tu sei qui: Storia e StorieLa saggezza di un popolo (20)
Inserito da (Admin), mercoledì 25 giugno 2014 17:33:40
di Antonio Schiavo
Non ci avrei mai creduto ma siamo arrivati al giro di boa delle 20 puntate di questa rubrica.
Un bel gruzzolo di perle di saggezza popolare che si è fatta cultura tramandandosi negli anni.
Poche? Tante? Non lo so: penso solo che scavando, scavando il "bottino" potrebbe arricchirsi.
Non mi stancherò di ripetere che il patrimonio di una comunità non si tramanda solo nelle vestigia storiche ed architettoniche, ma si esprime nelle forme più varie, a volte impensate e anche neglette perché considerate meno nobili.
E' proprio a questo malinteso (o pregiudizio) che la nostra ricerca, con tutti i limiti e le carenze, cerca di sopperire con l'auspicio che altri ci accompagnino.
C'hanno lasciato stu' bellu casatiello:
Abbiamo ereditato un bel problema
Meglio a ‘gghì d'o patuto ca d'o saputo:
A volte l'esperienza produce migliori risultati della presuntuosa sapienza
Trasì dint'o cappiello d'o prevete:
Volersi impicciare per forza degli affari altrui
Uno è ‘na libbra e n'ato e durece onze:
Non c'è alcuna differenza fra i due(solitamente usato in senso negativo)
Tene tanti pesielle:
E'incontentabile, ha mille pretese
Nun ‘o voglio vedè manco appriesso ‘a prucessione:
Quando si nutre profondo astio e antipatia nei confronti di una persona
Hanno fatto cazzillo e ‘o vuzzo:
Si dice di coloro che passano da un apparente sintonia a una continua diatriba
S'è cuccato a piero:
si è sistemato al meglio,senza impegnarsi molto.E'un mantenuto.
Molto simile a :
s'è cunciato quatt'ove dint'o piatto
Song tazza e cucchiaro:
Inseparabili, molto simili nel carattere e nell'agire
Più volgare:
Song c..zo e ogne
E' mirato a chiesa e è pigliato ‘o campanalo:
Ha completamente fallito l'obiettivo.
Parla a schiovere:
Parla a vanvera.Non sa quello che dice
Pure ‘e pulece tenene ‘a tosse:
Di chi tenta di mettersi in mostra senza averne le capacità.
E' santungarro:
Cinico modo di dire ,soprattutto in campo medico: la guarigione è dovuta non tanto alla competenza clinica quanto ad un auspicabile colpo di fortuna.
M'aggia turnà a vattià:
la cosa è talmente strabiliante che sconvolge ogni mio convincimento e certezza
S'è fatto russo addereta ‘a noce d'o cuollo:
Non ha compreso la lezione,non mostra segni di ravvedimento,non si vergogna per niente. E'imperturbabile.
Pe' cient'anne:
Quanto è bello questo augurio che i nostri nonni ci hanno insegnato! Non l'ho sentito in nessun'altra parte d'Italia.
(continua)
Fonte: Il Vescovado
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