Tu sei qui: Storia e StorieLa saggezza di un popolo (4)
Inserito da (Admin), martedì 8 novembre 2011 10:45:50
di Antonio Schiavo -
L'ultima volta non è andata male. Un buon numero di amici lettori ci ha gratificato della propria attenzione e sono anche giunti corposi contributi alla "causa".
Ciò ci induce a ritenere che siamo sulla buona strada, pur ribadendo che non facciamo mai abbastanza per tutelare e salvaguardare questa nostra memoria condivisa.
Di questo, un giorno, saremo chiamati a rispondere: non aver dato radici solide alle nuove generazioni significherà esporre la cultura del nostro popolo al rischio dell'oblio.
Badate, cari lettori de Il Vescovado, se oggi, a ragione, possiamo menar vanto delle vestigia storiche ed architettoniche di Ravello, altrettanto dovrà dirsi un domani per il sedimento di cultura popolare e per le tradizioni linguistiche di questa comunità.
Una ricchezza forse meno prestigiosa ed aulica di quella rappresentata dai nostri monumenti, ma altrettanto importante in un mondo che,al di là della nefasta superficialità dei comportamenti di qualcuno o della più o meno generalizzata insensibilità di chi dovrebbe tutelare istituzionalmente questi "beni culturali", appare, comunque, pronto ad impegnarsi a difesa di quel patrimonio immateriale che si chiama identità.
Riprendiamo quindi il percorso ,specificando che una buona parte dei modi di dire di questo quarto capitolo è "sfornata"(mai termine fu più appropriato) dalla memoria di Alfonso Marsico senior, "'O Presidente" per intenderci.
- 'A sarda è secca e a fica ha fatto 'o verme:
abbiamo temporeggiato molto, abbiamo perso troppo tempo
collegabile a questo, ne ricordiamo un altro:
- Se squaglia 'a nzogna e se 'ntosta o sasiccio
- Cavallo, si me faje chesta sagliuta,t'accatto 'o petturale e 'a sunagliera:
bisogna dimostrare gratitudine e riconoscenza verso chi ti aiuta nelle situazioni difficili.
- So' asciute 'e Sante d'argiento
Quando si mette in bella mostra qualcosa normalmente tenuta in naftalina. Si espongono oggetti per occasioni importanti.
- C'è gghiuto 'o grasso 'nganne
Quando l' improvvisa ricchezza smorza ogni spirito di iniziativa e rende altezzosi.
- Gira e gira 'o cetrulo e sempe l'urtulano alave n'c....:
Il cerino resta sempre in mano al più debole.
Per quelli che pagano spesso anche per colpe di altri ,si potrebbe adattare quest'altro,altrettanto triviale ma estremamente emblematico:
- 'O pesce piscia 'o lietto e 'o c...abbusca
- Fattelle cu' chelle meglio de te e facce 'e spese:
è bene seguire i comportamenti migliori anche se questo,a volte,può costare sacrificio e impegno.
- A mugliera d'o jucatore nun ride sempe:
dove si mette in evidenza l'estrema aleatorietà del gioco e delle scommesse.
- 'E maleguvernati e guverna Dio:
Nessuno è abbandonato da Dio,anche quelli che sembrano meno protetti e più soli.
- Quanno 'o c...speretea 'o miedeco passea:
Un buon flusso gastrointestinale è garanzia di buona salute.Si aggancia ad un noto principio della medicina antica e cioè:
- Tromba de c.... , sanetate de cuorpo
- Piglià asso pe' fiura
Prendere fischi per fiaschi
Che si aggancia a quello,più volgare:
- Piglià 'o c..zo p'a vuttecella de 'll'uoglio
(continua...)
Fonte: Il Vescovado
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