Tu sei qui: Storia e StorieLa saggezza di un popolo (5)
Inserito da (Admin), venerdì 6 gennaio 2012 10:58:02
di Antonio Schiavo
Col nuovo anno riprendiamo la pubblicazione di una rubrica che, dopo un avvio oggettivamente stentato, ha cominciato pian piano a farsi spazio nell'attenzione e nel gradimento degli amici lettori.
Fa piacere, in questo contesto, menzionare il contributo graditissimo di Bonaventura Fraulo che, ci auguriamo, possa fare da apripista ad altri compaesani che si vorranno cimentare in questa avventura.
Ecco, se ancora ci possiamo dolere di qualcosa, è proprio della ridotta partecipazione a questa opera di ricostruzione della saggezza popolare della nostra comunità natia.
Diamoci da fare, allora!
Ai lettori più avanti con gli anni viene richiesto un lodevole sforzo di memoria che rinfreschi i modi di dire che hanno costellato la loro vita di tutti i giorni.
Ai più giovani che si facciano essi stessi sagaci ricercatori e spronino genitori e nonni a raccogliere quelle che chiamammo perle di storia e tradizione locale.
A tutti buon proseguimento d'anno.
- 'O Pataterno prima e 'ffa e po' accocchia:
si evidenziano le "affinità"elettive(in senso positivo,ma soprattutto,negativo);
- 'O sazio nun crede o riuno:
è arduo far comprendere le difficoltà a chi non le ha provate
- Uocchie che nun vedeno,core che nun desidere:
lontano dagli occhi,lontano dal cuore
- Si aucielle cunuscessero 'o grano,pane nun se ne farria:
bisogna cogliere l'importanza delle cose che si possiedono per non farle disperdere
- Si 'o ciuccio nun vò vevere è inutile che 'o miette ca'capa dint' 'o sicchio:
con i testardi si perde solo tempo
- 'E femmene nun se sposano li ciucce pecchè le stracciano 'e lenzole:
dove malignamente si mette in evidenza il "palato grosso"delle donne disposte a tutto pur di convolare a nozze.
- N'tiempo de tempesta ogni pertuso è puorto:
nelle situazioni difficili bisogna sapersi accontentare;
- A iatta vecchia vole o sorece tenneriello:
più si va avanti con gli anni e più esigenze si hanno soprattutto nella scelta dell'anima gemella;
- Si nun lampea nun trunea:
ai sussurri corrispondono sempre piccole o grandi verità;
- Sciacqua Rosa e viva Agnese:
quando ci si dà alla bella vita senza badare a spese
che può essere collegato a quest'altro detto:
- Marito mio facimmece 'na pizza, mugliera mia facimmecene ddoje
- Chi me dà à mangià, a chillo 'o chiamo tato:
si mette in evidenzia l'opportunismo dei più;
- A sciabola appesa 'o muro e 'o fodero che cumbatte:
il peso degli eventi e delle battaglie sta normalmente sulle spalle dei più deboli ;
- A Sante nun fa vute e a criature nun prumettere:
attenzione nel prendere impegni
che si può cinicamente collegare a quest'altro proverbio:
cu nu "no"te spicce e cu nu "si" te 'mpicce.
Fonte: Il Vescovado
rank: 10394100
Il 25 aprile in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal regime fascista e dall'occupazione militare tedesca dell'esercito nazista, avvenuta nel 1945. L'occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo perché nel 1945 coincise...
In una giornata carica di emozione, migliaia di fedeli si sono riuniti in Piazza San Pietro per rendere omaggio a Papa Francesco, il Pontefice venuto "dalla fine del mondo" che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e dell'umanità. Commossa la redazione de Il Vescovado si stringe nel...
ROMA - "Papa Francesco riconobbe l’importanza delle Forze Armate e di Polizia nell’opera di ristabilimento della pace e per la salvaguardia della sicurezza." Con queste parole il presidente dell’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia (ANSI), Gaetano Ruocco, ha commentato la notizia della scomparsa...
«Un incontro che porto nel cuore, un sorriso che non dimenticherò mai.» Con queste parole, il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, ha voluto ricordare Papa Francesco, scomparso oggi, condividendo una foto che lo ritrae nella maestosità della Basilica di San Pietro, durante un momento di raccoglimento...