Tu sei qui: Storia e StorieLutto a Ravello: si è spento Vito Mirra
Inserito da Emiliano Amato (Redazione), martedì 29 marzo 2016 07:31:55
E' una giornata triste per Ravello, questa. La Città della musica saluta uno dei suoi cittadini più orgogliosi: Vito Mirra. Il suo cuore ha smesso di battere ieri sera a causa del repentino peggioramento delle sue già precarie condizioni di salute. Aveva 83 anni.
Personaggio noto per il suo impegno politico nella qualità di amministratore pubblico: nel 1970 è entrato in Consiglio Comunale nell'ultima tornata elettorale che vide vittorioso il sindaco Lorenzo Mansi che morì l'anno seguiente. Il nuovo sindaco Salvatore Sorrentino lo volle assessore come precondizione all'accettazione dell'incarico. E' ricordato ai più come stato storico assessore della Giunta Di Martino, nella decade tra il 1985 e il 1995.
Era originario di Carife, piccolo centro in provincia di Avellino: giunse da ragazzo ad Amalfi dove si trasferì presso uno zio per poter frequentare qui, in un territorio dal clima più mite d'inverno, le scuole superiori. Poi l'impiego presso l'Azienda Sanitaria locale, l'amore della sua vita, Giovanna, con la quale, a Ravello, mise su famiglia. Un uomo dalle grandi doti Vito Mirra, carismatico, disponibile, ironico, capace, umano, tutto d'un pezzo.
L'amore per la politica nel dna, da buon irpino: del suo impegno, col resto di quella amministrazione "Campana", restano tanti ricordi come l'inaugurazione del tunnel nuovo che consentì a piazza Vescovado di divenire il salotto che è oggi. Nelle foto alcuni alti momenti istituzionali in occasione delle visite a Ravello di Giovanni Spadolini e Giulio Andreotti.
Dopo la prematura scomparsa di sua moglie Giovanna, il 10 maggio 2009, la sua vita non è stata più la stessa, nonostante lo straordinario affetto che i figli Michele, Marcello e Pasquale e la cognata Annamaria non gli hanno mai fatto mancare.
Lo si incontrava di rado in piazza, dall'amico fraterno Pasquale Cappuccio, col Corriere della Sera sotto braccio. L'ultima volta che ho avuto modo di parlargli mi mostrò con orgoglio l'enciclopedia della musica italiana tra cui figurava anche suo figlio Pasquale, musicista oramai affermato. Domani, mercoledì 30 marzo, alle 9.30, i funerali nella chiesa di San Francesco.
«La sua grande dote è stata la disponibilità nei confronti di tutti, amici e avversari - ricorda con tristezza l'ex sindaco Sorrentino - quando si è trattato di salute si è sempre mosso con immediatezza nel tentativo di risolvere i problemi di chiunque. Non esitava a sollecitare parenti e amici per cercare le migliori soluzioni per la salute dei malati ravellesi. Spesso si è mosso per andare in qualsiasi parte d'Italia per portare il suo sostegno morale e fisico ai concittadini malati. E' stato quello a Ravello che ha sempre spinto chi era divenuto gravissimo a provare la via di Parigi per risolvere problemi qui irresolubili, molto spesso riuscendovi».
Sigismondo Nastri, decano dei giornalisti della Costa d'Amalfi, ricorda il periodo amalfitano: «Non ci vedevamo da tempo. Purtroppo. La vita divide le strade delle persone. La notizia mi rattrista, profondamente. Condoglianze vivissime ai figli e a tutti i parenti.
La morte di Vito mi riporta con la mente a tempi lontani, quelli della nostra giovinezza ad Amalfi: alle lunghe chiacchierate, alle interminabili passeggiate sullo stradone e sul lungomare, agli scherzi, all'allegria propria di quella bella età».
Fonte: Ravello Notizie
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