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Minori e quel “Delitto a Casa Rossa” di vent’anni fa [VIDEO]

Inserito da (redazionelda), mercoledì 15 novembre 2017 13:09:29

Esattamente vent'anni fa, quando non esisteva ancora, o perlomeno non era a disposizione di tutti, il digitale, tre giovani immaginifici pensarono di girare un film, proprio come quelli che si vedevano al cinema o in televisione. Armati di telecamera VHS, lungo le vie della cittadina di Minori, seguendo chiaramente l'ispirazione del primo Dario Argento, prima scrissero e poi girarono "Delitto a Casa Rossa", cortometraggio tra il noir e lo splatter. Era un mondo senza smartphone, app, videocamere minuscole e senza youtube o simili.

La mente di quell'operazione assolutamente pioneristica, fu Andrea Gasparini, di origini minoresi, che firmava già i suoi esperimenti cinematografici, a Salerno dove viveva, con lo pseudonimo Andy Sbongalo. L'occasione fu offerta da una vecchia casa di collina dove il gruppo si radunava per la tradizionale gita fuori porta il giorno di Pasquetta: un edificio rurale in stato di parziale abbandono al confine tra Ravello e Minori, in via casa Rossa (da qui il nome dell'abitazione e del film). L'ambientazione tetra, i ruderi, il limoneto, le scale tra i terrazzamenti e la trama tra il serio ed il surreale, fecero il resto. Il montaggio eseguito con tecniche assolutamente artigianali (due videoregistratori collegati tra di loro), restituirono circa 30 minuti di pura passione, senza vuoti di sceneggiatura e tensione, nonostante la recitazione fosse naturalmente naif e priva di pretese.

Ma a decretare il successo di "Delitto a Casa Rossa" furono le trovate originali, frutto di anni ed anni di osservazione dei grandi classici del cinema italiano: il mestiere nelle pellicole di Lucio Fulci, il terrore del maestro Mario Bava, oltre al tocco inquietante del fenomeno Argento. Gasparini firmò personalmente gli effetti speciali, lavorando alla sceneggiatura e alla scenografia insieme ai suoi due sodali complici: Christian De Iuliis e Raffaele Amatino, tutti coinvolti anche nel ruolo di attori.

Interpreti furono, con loro, i parenti ed amici degli autori, innanzitutto i fratelli e le sorelle: Massimiliano De Iuliis, Igino Amatino, Chiara Gasparini e Aimee Javurek (allora moglie del Gasparini); quindi gli amici più cari: Davide Bartoli (condomino di Gasparini), Pasquale Rispoli (compare di pasquetta), Carlo Inglese (compagno di banco del De Iuliis), più altre comparse a sorpresa come il favoloso quanto compianto Fortunato Apicella nel ruolo del commissario di polizia, il giornalista Alfonso Bottone conduttore di un telegiornale, il barista Gianluca Barra ed il giornalaio Giuseppe Orio semplicemente nella parte di loro stessi. In più ci fu la collaborazione tecnica di un altro illustre pioniere della tecnologia e del computer in costa d'Amalfi, Giovanni Lambiase.

La sera del 15 Novembre 1997, esattamente venti anni fa (mentre l'Italia vinceva lo spareggio per i mondiali contro la Russia, vedi le casualità della storia), "Delitto a casa Rossa" vinse la categoria del cinema indipendente al 50° Festival del Cinema di Salerno. Qualche tempo dopo su un quotidiano locale, un critico scrisse che citava "La casa dalle finestre che ridono" capolavoro giallo di Pupi Avati. Film che gli autori non avevano mai visto.

"Delitto a casa Rossa fu il coronamento di un piccolo sogno spensierato, quello di fare cinema" racconta oggi Gasparini "oltre al cortometraggio, a vincere fu soprattutto la nostra amicizia grazie alla quale riuscimmo a superare ostacoli, critiche e scetticismi. Quel premio al festival del cinema di Salerno fu incentivo a continuare a fare film". Infatti, da allora, seguirono altri tre cortometraggi, simili nelle atmosfere e nello spirito, l'ultimo girato nel 2005, finalmente in digitale. Ed ancora oggi il desiderio è quello di continuare a raccontare storie, magari attraverso le immagini in movimento.

Gli autori, con gli attori, si sono ripromessi di rivedersi in questi giorni per celebrare l'anniversario sul set, che fu pure il luogo del celeberrimo delitto, casa nel frattempo differente poiché restaurata, ma certamente ancora custode di tanti ricordi. Chissà che non arrivi pure l'idea di girare un seguito, nulla è da escludere (frugando in qualche cassetto dovrebbe già esserci pronta una bozza di trama).

"Delitto a Casa Rossa" visibile in una versione rimasterizzata su Youtube (video in basso) ancora oggi, a vent'anni di distanza, rappresenta un manifesto della creatività e della voglia di fare con le proprie mani che si aveva una volta, del desiderio pure di stupire, prima che la tecnologia giungesse alla portata di tutti, rendendo tutto facile e banale, persino i sogni.

 

Nelle foto gli autori oggi (da sinistra: Christian De Iuliis, Andrea Gasparini, Raffaele Amatino)

Nella foto di gruppo il cast del 1997 con targa premio

Fonte: Il Vescovado

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