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Tu sei qui: Storia e StorieRudolf Nureyev, trent'anni fa moriva il più grande ballerino di sempre

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Rudolf Nureyev, trent'anni fa moriva il più grande ballerino di sempre

Nel 30° anniversario della sua morte, ricordiamo l'artista che ha tanto amato Positano. Quando lasciò Li Galli per l'ultima volta, pianse, sapeva che non vi avrebbe più fatto ritorno. In questi luoghi però il suo ricordo è vivo

Inserito da (Admin), venerdì 6 gennaio 2023 18:25:14

Rudol'f Chametovič Nureev nacque a Irkutsk il 17 marzo 1938 ed è morto nel 1993 all'ospedale Nôtre Dame du Perpétuel Secours a Levallois-Perret, a Parigi il 6 gennaio, aveva solo 54 anni.

Il ballerino di origine russa ma naturalizzato austriaco Rudolf Nureyev morì a causa di una crisi respiratoria, malata da tempo di Aids, affrontò la malattia come tutta la sua vita, a testa alta, indebolito nel corpo ma mai nello spirito.

Nureyev è senza ombra di dubbio uno dei più grandi interpreti della danza del secolo scorso, non a caso soprannominato "il tartaro volante", per le incredibili acrobazie che regalava in ogni sua performance.

Temprato dal clima Siberia, dove Nureyev è nato, viene viene scelto dall'Accademia di Danza del Teatro Bol'šoj, ma è l'Accademia di danza Vaganova del Teatro Kirov per cui fa il provino e viene preso diventandone immediatamente una stella.

Basteranno pochi anni perchè il giovane ballerino si affermi come il più grande ballerino dell'Unione Sovietica, tanto da essere richiesto a Parigi per una sostituzione in un'esibizione programmata all'Opéra. Fu un successo tale che vennerò programmate repliche anche a Londra, vietate dai servizi segreti sovietici che non vedevano di buon occhio le sue frequentazioni occidentali. Temendo per la sua incolumità richiese asilo politico alla Francia. Venne scritturato all'Opéra e la sua carriera decollò in tutto il mondo.

Il suo contributo alla danza moderna come coreografo regala nuove versioni di innumerevoli balletti, innovando lo stile e i passi e attirando su di sé numerose critiche ma molti più ammiratori. Per i suoi meriti fu nominato premier maître de ballet del Balletto dell'Opéra di Parigi e poi Chevalier de la Légion d'Honneur(1988)eChevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres(1992).

Il suo amore per Positano lo portò, pochi anni prima della sua morte nel 1989, ad acquistare l'arcipelago de Li Galli, di proprietà dal 1924 di un altro grande ballerino russo, Léonide Massine. Fu il figlio di Léonide Massine, Lorca, impossibilitato a sostenerne le spese, a vendere Li Galli a Nureyev, che se ne era innamorato sette anni prima, quando era stato invitato a Positano per ritirare il Premio "Léonide Massine per l'arte della danza" nel 1982.

In un articolo di Rossiyskaya Gazeta si legge "Per lui era prioritario, in quel solo mese di agosto in cui riusciva ad approdarvi, isolarsi dal mondo. Raccontano che in uno dei vari edifici dell'isola aveva fatto predisporre una stanza con le finestre oscurate, dove poteva non sentirsi, come sempre era, sotto i riflettori. Amante della sofisticata mondanità di Positano, Nureyev scendeva però a terra più spesso di Massine, come evoca una targa sul lungomare, per una festa nelle ville dei conoscenti o una cena al ristorante La Buca di Bacco. Tornato sull'isola si rifugiava nella villa, arredata con il suo opulento gusto orientale: azuleios turchi, tappeti persiani, bronzi anatolici. Ma il luogo che più lo rappresentava era la sala ballo predisposta nella torre saracena, coperta di specchi, circondata da sbarre, con parqué di pino rosso."

 

Fonte: Corriere della Sera Style Magazine

Foto di Copertina: Allan Warren

Foto interna: Wikipedia con Liliana Cosi autore sconosciuto

Fonte: Il Vescovado

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